Albacina Contest

Year:

2023

Location:

Albacina (Fabriano - AN)

Stato:

Svolto

Attività:

Concorso di Progettazione

Il progetto nasce dall’invito a partecipare all’Albacina Contest da parte del Gruppo Ariston, insieme ad una ristretta selezione di altri studi di progettazione presenti sul territorio nazionale. Fondata nel 1930 a Fabriano, nelle Marche da Aristide Merloni, L’Ariston Group si è storicamente distinta per l’innovatività dei propri prodotti. L’oggetto di intervento è lo storico stabilimento di produzione di Albacina, una frazione di Fabriano, inaugurato nel 1959 ed è da sempre un punto di riferimento del Gruppo. Nel tempo ha seguito la storia di altri gruppi del settore che si sono succeduti, e nel 2018 e tornato a far parte di Ariston Group, che ha così confermato ancora di più il profondo legame con il territorio marchigiano, con l’impegno di svilupparvici un nuovo progetto di eccellenza. Il tema del Contest era quello di un rifacimento architettonico che coniughi la storia degli oltre 60 anni con il futuro.

L’edificio con alle spalle il borgo storico di Albacina, costeggia la SS256, un asse viario importante a servizio della valle circostante; percorrendolo non vi è la percezione dell’eccellenza e dell’innovazione che Ariston rappresenta. Da qui la proposta si configura come lo studio di una nuova facciata, un fil rouge che doni riconoscibilità al Marchio e crei un legame con il territorio, rendendolo iconico. La prima azione è quella, attraverso un’opera di sottrazione, di riportare lo storico edificio alla sua forma originale, eliminando tutte le superfetazioni del tempo, portando alla luce la classica sagoma composta da campate a volta e tetti a falda inclinati. Ogni campata viene svuotata anche della suo tamponamento fronte strada, sostituito da curtain-wall che creano così una continuità visiva interno-esterno, a simboleggiare la trasparenza del Marchio nei confronti dei clienti. Il secondo passaggio è stato quello di utilizzare una facciata continua che riunisse a sistema anche gli altri edifici del complesso, creando un nastro continuo riconoscibile.

Questo è concepito come un sandwich di due pannelli microforati a chiudere il pacchetto strutturale. La trama microforata disegnata su misura crea un movimento a gradiente che porta illuminazione all’interno dove occorre e scherma come un brise-soleil. Quando questa incontra il volume oggetto d’intevento la trama crea un effetto di vuoto-pieno che ci permette di ritrovare le campate a volta dell’edificio storico, rendendolo ancora più attuale sfruttando un gioco di luci e ombre che rende al prospetto valore attrattivo e di riconoscibilità. Sul fronte opposto il progetto si concentra sulla rifunzionalizzazione del parcheggio aziendale collegandolo con gli impianti produttivi con una passerella in quota che scavalca la strada e rende agevole l’attraversamento. Allo stesso tempo si rendono funzionali i parcheggi riprogettando le aree di sosta con delle pensiline che sfruttano la copertura per utilizzare i pannelli fotovoltaici, si ottiene così un grado di sostenibilità maggiore per l’azienda.