Palestra

Year:

2011

Location:

Samarate (VA)

Stato :

svolto

Attività :

Concorso di Progettazione

L’indirizzo progettuale è stato quello di non limitarsi a soddisfare semplicemente le richieste indicate nel documento preliminare, ma è stata colta l’occasione per realizzare un’architettura sostenibile e proporre complessi edilizi che abbiamo un minor impatto ambientale possibile, ponendo sempre al centro i fruitori e gli utilizzatori degli spazi stessi. In conseguenza all'aumento demografico degli ultimi anni, si rende necessario l'incremento e la riqualificazione delle strutture adibite allo svolgimento delle attività sportive, in armonia con il processo di pianificazione già avviato dall'amministrazione comunale. L'offerta di spazi per attività sportive all'aperto presenta un discreto potenziale, avendo tra le polarità in oggetto il Centro Polisportivo Verghera di proprietà comunale, e diverse attrezzature sportive private di interesse pubblico, nonché le attrezzature sportive annesse alle scuole secondarie e primarie. Il territorio inoltre richiede una domanda di strutture sportive per attività indoor, richiesta che può essere soddisfatta mediante la progettazione del lotto in via Borsi e la riqualificazione delle strutture pre – esistenti.

Il lavoro è stato quindi articolato per fasi, ognuna delle quali ha portato alla luce differenti e significative caratteristiche del territorio:

  • il sistema ambientale del Parco del Ticino
  • l’aeroporto internazionale di Malpensa
  • il nucleo urbano consolidato che da Gallarate intercetta l’abitato di Samarate
  • il duplice sistema boschivo (ad est ed ovest del nucleo urbano)

Il progetto intende preservare l'apparenza del vuoto urbano. Al fine di tutelare tale immagine si è deciso di prediligere una soluzione progettuale semi-ipogea, ricavando al di sotto del piano stradale lo spazio per la cavea degli spalti. L’accesso al lotto avviene tramite un percorso coperto che si riconnette al polo scolastico contiguo e da un viale d’accesso pedonale che diventa una lunga passeggiata che arriva a livello ipogeo. La copertura è restituita sotto forma di grande parterre verde che permette la contaminazione dello spazio urbano all’interno del lotto. Il sistema distributivo è articolato per fasce: al piano seminterrato organizza la sequenza degli spogliatoi mentre al piano superiore serve gli spazi dedicati alle associazioni sportive, le sale riunione, la direzione, la segreteria e il bar. Gli spazi di servizio strettamente legati all'attività sportiva sono lambiti da un'altra rampa a percorrenza carrabile, necessaria per il carico e scarico delle attrezzature, la manutenzione dell'impianto e l'eventuale accesso ai mezzi di soccorso. La dimensione sensoriale traduce il manufatto edilizio non come un ingombro poggiato sul suolo, ma come parte integrante del suolo stesso, non interferendo quindi con l'armonia dell'edificato circostante: tale approccio riesce a mitigare anche la sensazione di imponenza che può essere percepita da un'opera di dimensioni significative. La permeabilità visiva viene avvertita anche al di sotto della copertura, permettendo di fruire visivamente del parco retrostante. Tenuto conto della destinazione e del livello di attività sportiva, sono state previste a servizio dell’impianto delle aree destinate al parcheggio dei veicoli per il trasporto individuale e collettivo dei diversi utenti.